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Che cos'è l'implantologia?

L'Implantologia è quella branca dell'odontoiatria che si occupa di sostituire uno o più elementi dentari tramite l'utilizzo di impianti osteointegrati, dispositivi in titanio che svolgono la funzione di fungere da "radici artificiali" sulle quali è possibile applicare una "corona proteica" (protesi dentarie) La moderna implantologia ,pertanto,consente di sostituire un dente perso (carie, parodontite, fratture/traumi, agenesia) ottenendo un risultato stabile e a lungo termine, con una protesi paragonabile per estetica e funzione al dente naturale.

Di che riabilitazione protesica si tratta?

Si tratta di una riabilitazione protesica FISSA che, al contrario del “ponte”, consente di non “intaccare” i denti naturali del paziente, che nella metodica del ponte vengono “limati” e ricoperti dalle due protesi “pilastro”. Si tratta, pertanto, di una terapia “conservativa”, con risultati a lungo termine di 20 o più anni.

Tutti i pazienti possono sottoporsi a questo tipo di terapia?

Tutti i pazienti in buono stato di salute generale e orale sono candidati alla terapia implantare. In caso di patologie dentarie a carico del tessuto osseo ( parodontite) e infiammazioni gengivali ( gengivite) è necessario che queste patologie vengano trattate prima di sottoporre il paziente all'inserimento implantare, in modo da inserire l'impianto in una bocca sana, in assenza di infiammazione e di elevata carica batterica. E' indispensabile che il Paziente mantenga un buon livello di igiene orale e sia scrupoloso nel seguire il programma di controllo periodico.

A quali esami diagnostici deve sottoporsi il paziente prima di sottoporsi a questa terapia?

L'indagine radiografica di base per l'implantologia e la Ortopantomografia (OPT), esame che potrebbe risultare sufficiente soprattutto in pazienti giovani. In alcune circostanze, soprattutto in quei casi in cui risulti essere necessario confermare una quantità sufficiente di osso necessario per l'inserimento impiantare, saranno richiesti accertamenti diagnostici ulteriori quali la TAC (Tomografia Assiale Computerizzata) Cone Beam .

E' un intervento doloroso?

L’inserimento di un impianto è un intervento poco invasivo, semplice e rapido, in anestesia locale, seguito il più delle volte da un decorso post-operatorio privo di dolore e complicanze, ben tollerato dal paziente.

Esiste il "rigetto dell'impianto"?

No. Quello che le persone definiscono erroneamente "rigetto" è in realtà una complicanza biologica dell'implantologia, che prende il nome di "perimplantite", infezione a carico del tessuto osseo attorno all'impianto, analoga alla Parodontite. E' possibile evitare l'insorgenza di tale complicanza sottoponendosi a controlli periodici che si basano su una costante pulizia dell'impianto dentale.

In assenza di quantità adeguata di osso è possibile inserire l'impianto?

Oggi, grazie all'enorme progresso fatto nell'ambito della chirurgia rigenerativa, è possibile nella stragrande maggioranza dei casi aumentare l'altezza e lo spessore di un osso inizialmente "scarso". Grazie a tali tecniche, denominate "GBR" (rigenerazione ossea guidata), è un evento assai raro non poter soddisfare l'esigenza impiantare del nostro paziente.

 

 

 

 

 

Immagine radiografica dell'inserimento implantare

 

 

 

 

 

 

 

 

 

immagine clinica delle corone protesiche su impianti

 

 

 

 

 

immagine radiografica dell'impianto posto in posizione 1.2

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

immagine clinica della corona su impianto